BYD DOLPHIN SURF: L’ONDA CINESE TRAVOLGE LE COMPATTE ELETTRICHE

Una festa più che una presentazione, con una marea di partecipanti provenienti dalla stampa di settore e non solo. Un evento in grande stile tema con le sempre più chiare mire espansionistiche di Byd. Il colosso del Dragone ha lanciato sul mercato la sua più piccola offensiva totalmente elettrica, che nel Vecchio Continente si chiamerà Dolphin Surf.
Una simpatica vetturetta di 4 metri di lunghezza lanciata in colorazione giallo fluo, che ha destato una certa curiosità fra le strade di Roma.
L’obiettivo è chiaro: entrare nel segmento delle elettriche compatte riscrivendo le regole dall’alto della propria posizione di mercato: fornire un prodotto affidabile, che sfrutti l’expertise del marchio nell’elettrico e che sia al contempo concorrenziale nella fascia bassa del mercato.
I numeri ci raccontano che Byd attualmente è il terzo produttore mondiale in assoluto mentre è primo nelle vendite di auto elettriche nel primo trimestre del 2025:

La Byd Dolphin Surf può contare su due livelli di potenza, 88 e 156 cv, e due tagli di batteria, 30 e 43 kWh per autonomie dichiarate in ciclo WLTP fino a 310 km.
Dai piani alti di BYD si sbilanciano affermando che in città, terreno di elezione di questa compatta, le autonomie possono sforare anche i 500 km con una sola carica: non vediamo l’ora infatti di testarla quando arriverà in redazione!
Oltre alle buone doti dinamiche rilevate nel primo contatto di Safe-Drive Tv tra le strade della Capitale, si può confermare la qualità costruttiva più che buona per il segmento, a prima vista migliore rispetto ad altre proposte più radicate sul mercato e con prezzi simili.
La Dolphin Surf, infatti, si gioca anche la carta del prezzo: parte da circa 19.000 euro per la versione Active da 88 cv e 220 km di autonomia, per salire fino ai 25.500 dell’allestimento Comfort da 156 cv e 310 km di autonomia.
Che sia proprio lei il grimaldello per la stura delle auto cinesi in Italia?