BOSCH ALL’IAA MOBILITY 2025 DI MONACO DI BAVIERA: INIZIA L’ERA DELLA MOBILITA’ DEFINITA DAL SOFTWARE

Associare a Bosch il concetto di software è diventata ormai un’azione consueta e famigliare, ampiamente motivata dalla capacità evolutiva messa in campo dalla multinazionale tedesca. Bosch si conferma infatti player di riferimento nel settore della mobilità, dettando tempi e soluzioni tecnologiche che saranno una via maestra per il futuro.
Non va però trascurato che la stessa Bosch fornisce con altrettante capacità e solerzia anche l’hardware, strumento sempre più indispensabile per consentire al software di poter esprimere l’intero potenziale a disposizione.
In occasione del recente IAA Mobility di Monaco di Baviera, Camillo Mazza, General Manager Robert Bosch GmbH Branch in Italia, ha tenuto infatti a precisare l’inscindibile connessione tra hardware e software con queste parole: “Senza una tecnologia hardware avanzata, anche l’auto più intelligente non si potrebbe muovere”.
Per consolidare la propria posizione in un settore della mobilità dove il software si rivela sempre imperante, Bosch prosegue nello sviluppo dei sistemi by-wire per la frenata e la sterzata, fondamentali in vista di un utilizzo funzionale alla guida autonoma. Grazie a questi sistemi la connessione meccanica non ha infatti più ragione di esistere, essendo il software a prendere pienamente il controllo del sistema.
Quanto le tecnologie brake-by-wire e steer-by-wire siano strategiche e determinanti lo testimonia l’obiettivo per Bosch di raggiungere, grazie a questi sistemi, un fatturato superiore ai 7 miliardi di euro entro il 2032.
L’offerta di Bosch è ampia, e in continua evoluzione. Accanto agli hardware dotati di software integrato, esistono anche software totalmente indipendenti. Una soluzione quest’ultima particolarmente vantaggiosa per i produttori che possono così integrare il software direttamente nei propri ecosistemi.
Anche in questo caso i numeri aiutano a chiarire quale sia il potenziale di questa opzione tecnologica. Nonostante la stagnazione della produzione globale di veicoli e una domanda di mercato ancora tendenzialmente debole, non che il rallentamento nello sviluppo della mobilità elettrica e nella guida autonoma, Bosch Mobility ha registrato una lieve crescita nel corso dell’anno, con un aumento del fatturato previsto a poco meno del 2%.
La diffusione del software Bosch è su scala globale, essendo stato adottato da oltre due dozzine di produttori in Europa, Cina e Giappone. E lo sviluppo non si ferma qui. Bosch investirà infatti nei prossimi tre anni una somma in euro a nove cifre nel Vehicle Motion Management, puntando ad ampliare il proprio portafoglio modulare di software e funzioni in tutti i settori della mobilità.
Il Vehicle Motion Management di Bosch ha dato mostra di funzionare ancora meglio in combinazione con le soluzioni by-wire, dato che il software è in grado di controllare autonomamente gli attuatori di frenata e sterzata.
“Stiamo lavorando intensamente con il nostro team in Italia perché anche nel nostro mercato questo cambiamento tecnologico possa realizzarsi nei prossimi anni in tutti i settori della mobilità del futuro anche nel nostro Paese” ha commentato Camillo Mazza General Manager Robert Bosch GmbH Branch in Italy.
Naturalmente anche l’argomento Adas è sempre sotto i riflettori.
In questo caso, al riguardo dei sistemi intelligenti di assistenza alla guida, i costruttori di veicoli possono scegliere tra tre differenti varianti preconfigurate, che possono essere implementate rapidamente e adattate in modo specifico alle singole esigenze manifestate da ogni brand.
Anche in questo caso, naturalmente, hardware e software possono essere integrati oppure acquistati separatamente.
L’ultimo tema trattato concerne i computer di bordo, sempre più potenti e per questo motivo presenti in numero oggi ridotto rispetto al passato. Non è un caso che il settore dei computer ad alte prestazioni stiano registrando una crescita annua superiore al 5%, con in portafoglio clienti del calibro del Gruppo Bmw.
Nel caso specifico l’offerta attuale di Bosch è imperniata su computer centrali che combinano diverse funzioni, dall’assistenza alla guida all’infotainment. Il tutto in unica centralina e in un solo sistema chip. E’ a dir poco evidente in questo caso il risparmio immediato in termini di spazio, costi ed energia.
In Cina, per citare un esempio concreto, Bosch fornisce un computer ad alte prestazioni a SAIC-GM, con l’obiettivo di realizzare un cockpit basato sull’intelligenza artificiale. Proprio grazie a questa soluzione i conducenti possono dialogare con la propria auto interagendo come se si trattasse di un essere umano.
Risultati a dir poco straordinari, per cui Bosch rimane, senza tema di smentita, il vero e proprio sinonimo dei concetti di software e hardware.