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TECNOLOGIA DIESEL PLUG-IN UN’ESCLUSIVA MERCEDES-BENZ

Safe-Drive Tv prosegue, insieme con voi, il viaggio nel mondo dell’elettrificazione. Non un percorso semplice, come accade per le grandi transizioni tecnologiche e industriali che portano con sé una forte ricaduta sulla società e sulle vite di tutti. In questo, la storia insegna.
Questa volta il tema possiede una nota quasi spiazzante. Non è casuale, infatti, che Mercedes Benz sia l’unica Casa automobilistica al mondo, si ribadisce, l’unica, a offrire la motorizzazione plug-in abbinata al motore diesel. E non con un paio di modelli, sì e no, buttati lì. No, perché l’approccio dal sapore originale e diverso rispetto agli altri Costruttori di quattro ruote non c’entra proprio niente in questo caso.
La programmazione del diesel plug-in, quindi, si ricorda, ricaricabile alla spina, coinvolge infatti una fetta consistente la famiglia della Stella, o poco ci manca. Classe C, Classe E, sia berlina sia station wagon, e poi Glc e Gle, sia nella variante Suv sia in quella Coupé. Più in generale, coinvolgendo quindi anche i plug-in Mercedes Benz che bevono benzina, si arriva ad un totale di 19 modelli, fino alla debordante Amg Gt E Performance che mette sul vassoio qualcosa come 816 cv!
Ma ciò che conta davvero sono i temi caldi di questi ultimi anni, l’efficienza, i costi di gestione e la famigerata sostenibilità. Tutti requisiti che la tecnologia Plug-in di Mercedes Benz soddisfa appieno.
Però, c’è un però. Che poi è quella domanda che par di sentire frullare in testa a molti di voi. Ma con il mercato come la mettiamo, quello italiano in particolare?
Eh già, perché se le elettriche pure non hanno ancora spiccato il volo, anche le ibride plug-in volano ancora abbastanza radente al suolo. La risposta al dilemma è: noleggio a lungo termine.
Qui le cose cambiano. In questo settore le Mercedes con motorizzazione plug-in raggiungono infatti una quota del 23,3%, insomma poco meno di un quarto sul totale dei modelli della Stella proposti con questa formula commerciale. E il diesel contribuisce, e non poco, a questo risultato.
Ma non è finita qui. L’argomento magari sarà pure noioso, ma possiede un peso specifico non indifferente. Specialmente se ci si sposta dal mercato dei privati a quello cosiddetto business, in parole povere quello delle auto aziendali.
I fringe benefit, che in sostanza sono i beni e servizi che i datori di lavoro possono offrire ai propri dipendenti, compresa spesso e volentieri proprio l’auto aziendale, godono oggi di una tassazione molto vantaggiosa. E le ibride plug-in, ancora di più.
Due numeri per chiarire meglio le idee. Parlando di canone di noleggio, l’ibrido diesel Plug-In offre oggi un risparmio compreso tra il 21 e il 30% rispetto agli ibridi diesel, ma non plug-in, e un costo inferiore tra il 5 e il 10% prendendo in considerazione i plug-in benzina, sempre appartenenti alla Casa della Stella.
Facile capire che non si tratti di bruscolini per chi ogni giorno deve far quadrare i bilanci delle aziende.
Quindi, lunga vita al tanto vituperato diesel? Per ora, se plug-in, evidentemente sì.

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