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DS 9 E-Tense, figlia della grandeur

Le Suv piacciono e ormai hanno girato la boa del 50% delle vendite totali di auto in Italia, diventando campionesse assolute. Come nel proverbiale bicchiere, resta, comunque, da soddisfare l’altra metà degli automobilisti. In modo particolare alcuni clienti che abitano ai piani altissimi della scala sociale, per i quali le Suv taglia extralarge sono, semplicemente, roba da parvenu. Personaggi che preferiscono il classico, le berline di prestigio prodotte in piccoli numeri. Per le Case produttrici rappresentano un impegnativo investimento, ma se vengono usate da presidenti e teste coronate nei loro momenti ufficiali il ritorno di immagine è assicurato.

E’ questo l’obiettivo di Ds 9 E-Tense, la prima ammiraglia del brand premium francese che ha scelto la tecnologia ibrida ricaricabile. Una elegante ammiraglia, lunga quasi cinque metri, con un frontale autorevole, linee filanti e levigate, un tetto rastremato che la fa somigliare a una coupé a quattro porte, le maniglie a scomparsa che si aprono quando si avvicina il proprietario.

Nell’abitacolo si scopre l’haute couture transalpina attraverso l’uso di materiali e rivestimenti raffinati e numerosi accessori, tra cui due maxi display. E poi chicche come l’orologio Brm sulla plancia a scomparsa, uno slot per tenere il telefono verticale, la ricarica wireless.

Insomma, tantissimi rimandi alla fantascientifica Citroen Ds, opera di Flaminio Bertoni, che divenne l’auto di Charles de Gaulle e può essere considerata un simbolo della “Grandeur”.

Lo spazio per i passeggeri è facilmente immaginabile. Se davanti si sta come pascià, dietro è anche meglio. Complice il passo allungato, l’ospitalità è da first class e lascia intendere il frequente ricorso all’autista. Le attenzioni sono tante, dai sedili riscaldati, raffrescanti e massaggianti alla climatizzazione per zone, alle prese Usb. Il baule da 510 litri nasconde un gavone nel quale riporre i cavi per la ricarica.

Da poche settimane Ds 9 E-Tense è più potente. La versione a trazione anteriore ora eroga 250 cv in totale, prima erano 225, grazie all’adozione di un quattro cilindri benzina 1.6 da 200 cavalli, prima erano 180, abbinato a un’unità elettrica da 110 cv. Nuovo anche il pacco batterie, da 15,6 kWh, per un’autonomia in elettrico di una settantina di km in città. La 360 4×4, invece, abbina al motore termico da 200 cavalli due unità elettriche, una da 110 cv integrata nel cambio e l’altra da 113 cv posizionata al retrotreno. Come sulla progenitrice Ds amata da de Gaulle l’accento va messo sul comfort assicurato dalle sospensioni. Il segreto è una telecamera che legge tutte le rughe dell’asfalto e le spiana agendo su ogni singola ruota.

Il listino parte da 58.700 euro.

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