NewsPrimo Piano

CHI NON VORREBBE ESSERE “LIKE A BOSCH”

I numeri del bilancio Bosch 2022 sono molto positivi. La multinazionale tedesca ha aumentato il fatturato totale, che ha raggiunto gli 88,2 miliardi di euro. Il margine operativo Ebit, l’indicatore che mostra l’utile di una società prima che siano state detratte le imposte sul reddito e gli interessi passivi dell’azienda, è passato dal 4% al 4,3%. Inoltre, nonostante i postumi della pandemia Covid, il Gruppo nel primo trimestre del 2023 è stato in grado di aumentare il giro d’affari del 3,5%. E le prospettive da qui a fine anno sono rosee: si prevede una crescita del fatturato tra il 6 e il 9%, con un Ebit intorno al 5.

Quali sono le parole magiche di questa crescita? Sostenibilità economica, ambientale e sociale. Per spiegare meglio, la strategia Bosch è un equilibrio di azioni per il clima, le politiche di conservazione delle materie prime, il riciclo dei materiali attraverso il ricorso all’economia circolare e, naturalmente, i floridi investimenti in ricerca e sviluppo.

Risultati raggiunti ampliando i confini dei software, che vale l’assunzione a breve di migliaia di ingegneri e specialisti. O esplorando nuove forme di mobilità. Al Salone Nautico di Venezia, Bosch ha presentato la prima soluzione per elettrificare motoscafi e imbarcazioni da diporto. Un gruppo propulsore costituito da un motore elettrico, un inverter, in grado di trasformare una corrente continua in una corrente alternata, con converter integrato e una centralina di controllo in due varianti di potenza, 90 e 140 kW. Un sistema che consente di equipaggiare imbarcazioni fino a 24 metri di lunghezza. Una propulsione che assicura una grande flessibilità, in quanto può essere usata da sola o per integrare gruppi motore tradizionali.

Anche nel 2022, però, i risultati più significativi sono stati conseguiti grazie a prodotti e servizi per la mobilità del futuro. Bosch si è impegnata su più fronti: dai motori a idrogeno ai carburanti alternativi, dalle fuel cell fino ai veicoli elettrici a batteria.

Con Ligier ha sviluppato la prima auto a idrogeno pensata per le competizioni. La Ligier JS2 R, svelata in occasione del centesimo anniversario della 24 Ore di Le Mans, è dotata di un motore V6 endotermico e di una monoscocca in carbonio con tre serbatoi integrati di idrogeno da 700 bar di pressione.

I propositi di Bosch per il futuro sono chiari: crescere in ogni regione del mondo e piazzarsi tra i primi tre fornitori nei mercati più importanti dove opera. Lo farà grazie alle nuove tendenze di elettrificazione, automazione e digitalizzazione e all’intelligenza artificiale. Per questa ragione, Bosch Mobility sarà guidata da un gruppo dirigenziale pensato per soddisfare meglio e più rapidamente le esigenze dei clienti e aumentare il giro d’affari di circa il 6% all’anno fino al 2029, così da raggiungere un fatturato di oltre 80 miliardi di euro.

Per statuto, la maggior parte degli utili Bosch viene reinvestita in ricerca e sviluppo o donata a cause umanitarie. Non sorprende, quindi, che il gruppo sia in prima linea a sostegno della popolazione colpita dall’alluvione in Emilia-Romagna. Territorio in cui hanno sede alcune consociate dell’azienda. Tra le iniziative introdotte, il primo passo è stato supportare la Protezione Civile, fornendo prodotti utili, come idropulitrici, trapani avvitatori e altri elettroutensili da cantiere. A questo, si è aggiunto il sostegno alle officine Bosch Car Service e ai Centri Assistenza Bosch Home Comfort sul territorio, coinvolti direttamente nell’emergenza.

Related Articles

Back to top button
Close