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Mitsubishi Eclipse cross phev, perché comprarla

Da pochi mesi sono iniziate le consegne in Italia della Mitsubishi Eclipse Cross Phev, cioè una vettura ibrida ricaricabile, che associa un motore benzina a due elettrici per una potenza combinata di 188 cv. E’ una Suv sportiva, con uno stile che non passa inosservato. Safe-Drive l’ha provata in lungo e in largo, ha rilevato che si guida bene e ha identificato tre doti per le quali vale la pena di prenderne in considerazione l’acquisto.

Primo: lo spazio. Lunga 454 cm, 13 più della versione benzina, è accogliente per cinque passeggeri. La dotazione di bordo prevede vani e portaoggetti e praticamente solo la vernice carrozzeria come optional. Tre gli allestimenti: Intense, Instyle e Diamond, rispettivamente da 43.900, 46.900 e 50.900 euro. Il baule da 359 litri può ampliare il suo spazio grazie al divano scorrevole.

Secondo: la trazione integrale. Il gruppo propulsore abbina un motore a benzina a ciclo Atkinson 2.400 cc da 98 cv e due motori elettrici, uno sull’avantreno e l’altro sull’assale posteriore per una potenza di 187 cv. I tre motori trasformano la Eclipse Cross in una 4×4 che assicura progressività in accelerazione e aumenta la stabilità.

Terzo: i consumi. I punti di forza delle ibride ricaricabili sono due: eliminare l’ansia di autonomia delle elettriche pure e la possibilità di tagliare i costi di esercizio se si marcia sovente sfruttando i motori elettrici. La Eclypse, usando i due pulsanti posti sul tunnel, permette di tenere carica la batteria per muoversi nelle zone a traffico limitato o di ricaricare la batteria tramite il motore a benzina. In elettrico, si percorrono circa 55 km, e il consumo medio è di 20 kWh ogni 100 km. A batteria scarica si fanno suppergiù 15 km per litro di verde in città, 12 in extraurbano e 9 in autostrada.

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