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Speciale Ibride – Renault Captur Plug-In Hybrid E-Tech

Il compito dei cosiddetti marchi generalisti è quello di andare a occupare tutti gli spazi disponibili sul mercato, se non addirittura di inventarne di nuovi. Sotto questo punto di vista Renault è forte di una grande tradizione, che l’ha spesso vista creare letteralmente dal nulla tipologie inedite di auto.

In questo senso, Renault Captur non può essere definita un’apripista nel segmento dei crossover, ma di certo ne rappresenta un’interpretazione molto originale. Le misure sono decisamente compatte, la lunghezza è infatti di soli 422 cm e non è un caso che la Captur condivida il pianale con la stretta parente Renault Clio.

Il contenimento delle forme non incide, però, in maniera negativa sul comfort di bordo che evidenzia uno standard di livello più che buono.

Sotto il profilo estetico Renault Captur sfoggia una muscolatura solida e ben definita, che si traduce in una spiccata personalità. Di buona riuscita sono anche gli inserti che incorniciano le protezioni del sottoscocca, la doppia calandra e i fari a Led. Questi ultimi sono contraddistinti da una forma che replica il disegno della lettera C, tipica dell’attuale identità di Renault.

Un aspetto non trascurabile è la possibilità di personalizzare Renault Captur in base ai propri gusti e desideri personali. E’ infatti possibile mettere mano alla colorazione del tetto, dei retrovisori esterni e di alcuni inserti in un’opzione bicolore che prevede la bellezza di 90 diverse configurazioni.

L’abitacolo, già al primo impatto, dà un’idea di solidità e razionalità. Ciò che colpisce positivamente è la leggibilità di tutte le informazioni disponibili a bordo; gli schermi sono due, il Driver Display da 10 pollici e il Touch Easy Link da 9,3, orientato in modo intelligente verso il conducente e posizionato al centro della plancia flottante. Il sistema di navigazione è integrato con Google Search, Apple Car Play e Android Auto.

Il clou di questa prova è una Renault Captur ibrida Plug-in, quindi dotata di un motore benzina 1.6 aspirato, con una potenza di 91 cv, e di due motori elettrici, rispettivamente di 49 e 25 kW. La potenza massima espressa da tutto il sistema è pari a 160 cv. La tecnologia è quella ribattezzata E-Tech, derivata direttamente da quella sviluppata in F.1 da Alpine Racing. Ecco come è fatta.

Il pacco batterie, da 9,8 kW, è sistemato sotto il piano di carico, e grazie a questa posizione contribuisce in modo diretto al buon bilanciamento della vettura.

L’autonomia in sola modalità elettrica, attivando la modalità Pure, è di 65 km secondo il ciclo Wltp e i tempi di ricarica sono di cinque ore con una presa da 2,4 kW e di tre ore con una da 3,7 kW.

Schiacciando il tasto B si attiva la funzione Brake che consente di rigenerare i motori elettrici in fase di decelerazione attraverso il freno motore.

Ma l’anima vera di questa Renault ibrida Plug-in è il cambio, e non tanto per la futuristica leva “e-shifter”.

A fare la differenza è il sistema che prevede per questa trasmissione la totale assenza di frizione e sincronizzatori, oltre all’utilizzo degli innesti frontali.

In pratica funziona così. I due motori elettrici sono posizionati nel cambio e si occupano di gestire le sincronizzazioni dei cambi di marcia in base al variare del valore di coppia. L’obiettivo primario di Renault era quello di ottenere la massima efficienza della trasmissione riducendo al minimo l’assorbimento meccanico. E lo scopo pare perfettamente raggiunto. La fluidità di funzionamento e dei cambi di marcia si manifesta nelle più differenti condizioni di guida, dal traffico cittadino fino alla percorrenza delle più rapide e scorrevoli strade extraurbane.

Il cambio automatico a quattro rapporti si rivela quindi versatile e durante la guida non si avverte la rumorosità degli innesti frontali. In modalità Sport, selezionabile dal computer di bordo, la potenza combinata dei tre motori si fa sentire con una spinta non eccessiva, ma pur sempre corposa e progressiva, mentre in ogni tipo di situazione, la partenza affidata al solo motore elettrico, quello più potente tra i due, consente di avere immediatamente il massimo della coppia disponibile.

Da ultimo, ma non proprio trascurabile, è l’equilibrio dell’assetto riscontrato alla guida. La Captur ibrida Plug-in pesa infatti 1.639 kg, ben 344 in più rispetto alle versioni benzina dello stesso modello. Una differenza quindi non marginale ma ben assorbita dal lavoro svolto sull’equilibrio generale della vettura.

Renault Captur Hybrid Plug-in E-Tech parte da un listino di 33.350 euro.

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