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Renault Arkana, chiamatela coupé

Per usare certi nomi bisogna essere sicuri dei propri mezzi. Già perché Arkana, prodotta in Russia e in Corea, è molto più dell’appellativo di un’auto, in particolare per gli italiani che al fato, alla smorfia, all’arcano si affidano da tempo immemorabile. Per Renault, invece, la nuova Arkana non cela nulla di misterioso. E’ semplicemente il trait d’union tra Captur e Kadjar e Koleos, le sport utility della Casa della Losanga. Ciò che distingue Arkana è lo stile da coupé cinque porte a ruote alte, quasi 20 cm da terra, che sta dilagando nel mondo delle Suv che sfoggiano i marchi più prestigiosi, da Bmw a Porsche.

Nel centro stile della casa francese, i tecnici hanno dato una spuntatina al muso, che mantiene la forma di quello della Captur, e si sono concentrati sui muscoli della fiancata e del lato B. Risultato un profilo filante, molto ben realizzato grazie al tetto affusolato e al lunotto molto inclinato, e una coda attraente, attraversata da una fascia luminosa in tutta la sua larghezza, con uno spoiler che schizza fuori dal bordo del portellone e strizza l’occhio ai clienti dal piede pesante. Gli amanti dell’avventura saranno soddisfatti, invece, dalle protezioni in plastica nera nella parte bassa della carrozzeria. Un progetto che ha fatto dire a Laurens van den Acker, responsabile del design Renault: “Arkana rappresenta il perfetto equilibrio tra l’eleganza di una berlina e la potenza possente di una sport utility”.

Oltre a essere l’anello di congiunzione tra due mondi di automobilisti, Arkana, ovviamente è lunga, 34 cm più dei 423 della Captur, 457 cm per l’esattezza, dimensioni che le permettono di proporsi come una valida auto da famiglia in termini di spazio, di sicurezza, di versatilità.

L’abitacolo è ampio e luminoso. Dal posto di guida grazie al cruscotto digitale da dieci pollici e allo schermo verticale a sfioro offerto in due grandezze, sette o 9,3 pollici, si monitora tutto quello che succede in auto o fuori con un semplice colpo d’occhio. L’elettronica di sicurezza va dal mantenimento in corsia al cruise control adattativo, dalla frenata automatica ai sensori dell’angolo cieco. Quella di connessione consente di integrare gli smartphone e attraverso le app monitorare le condizioni della vettura. Per gli aggiornamenti dei software non occorre passare in officina, poiché si ottengono automaticamente da remoto. Oltre al vano per la ricarica degli smartphone a induzione ci sono quattro prese Usb. Ai vertici della categoria il numero di vani porta oggetti, dodici, e lo spazio nel baule, da 518 a 1.311 litri, reclinando i sedili posteriori.

Insomma, un modello in sintonia con la Renauvolution, la strategia sdoganata dal nuovo amministratore delegato di Renault, Luca De Meo, equipaggiato con propulsori elettrificati risparmiosi e puliti. Da giugno in concessionaria, Arkana, oltre al motore 1.3 turbo benzina da 140 cv, abbinato a un generatore a 12 V a cinghia, che fa entrare l’auto nella categoria delle ibride leggere, sarà proposta anche nella versione da 160 cv e in quella full hybrid E-Tech da 145 cv, che utilizza lo stesso gruppo propulsore della Captur. I prezzi partono da 30.350 euro per l’ibrida leggera TCe 140 Edc, mentre ci vogliono 31.850 euro per la full hybrid E-Tech 145. Due gli allestimenti: la confortevole Intens e la sportiva R.S. Line.

 

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