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BYD: COSÌ LA CINA CONQUISTA MONACO

Si è concluso di recente l’IAA Mobility, ovvero l’“Internationale Automobil-Ausstellung” passato alla storia come il Salone di Francoforte, anche se da qualche anno trasferitosi a Monaco. Da sempre vetrina di eccellenza per i super corazzati marchi teutonici, le case tedesche hanno confermato la loro presenza massiccia anche quest’anno, ma l’atmosfera non è sembrata idilliaca come un tempo. A fare ombra, e in massa, sono stati i marchi cinesi, primo fra tutti il colosso BYD, già forte di primati straordinari, come, per esempio, il primo posto nel mondo tra le auto elettriche e ibride con circa 2 milioni di unità vendute nel primo semestre dell’anno. Il marchio cinese, ancora una volta, non ha perso l’occasione per far venire il mal di testa alla concorrenza e si è presentato in Germania con ulteriori, rivoluzionarie novità.
Sotto i riflettori ecco la prima station wagon Byd pronta per il mercato Europeo. Si tratta della nuova Seal 6 Dm-i touring, il secondo modello dotato di tecnologia Super Hybrid con Dual Mode. E proprio in questa tecnologia sta il vero punto di forza. Si avvale di doppi motori elettrici ad alta velocità con controller integrato, la famosa Blade Battery e un motore a benzina da 1,5 litri.
Ne risulta un modello Hybrid che funziona per la maggior parte del tempo senza che intervenga il motore endotermico, e raggiunge 105 km di autonomia puramente elettrica. La presenza di un controllo intelligente permette un consumo combinato di 1,5 litri per 100 km e un’autonomia combinata fino a 1.505 km per la versione berlina e 1350 km per la station.
Ma c’è di più; è stato confermato l’arrivo in Europa dell’attesa tecnologia BYD “Flash Charging” già dal primo trimestre del 2026. Questa nuova batteria sarà in grado di supportare una ricarica attraverso colonnine da 1.360 KW, più di 1 megawatt, e recuperare così 400 km in 5 minuti di ricarica.
Nemmeno i dazi argineranno l’avanzata di BYD. Il motivo? Semplice; il colosso cinese ha in progetto di costruire in Europa per l’Europa. La Dolphin Surf sarà il primo modello a essere prodotto nel nuovo stabilimento Byd in Ungheria già entro la fine del 2025. E sempre entro la fine di quest’anno BYD sarà presente sul nostro continente in 32 Paesi con oltre mille store.
Per di più BYD in Italia ha deciso di adottare una politica che bypassa gli incentivi statali e offre in prima persona consistenti agevolazioni.
Quando una strategia industriale, non solo di un marchio ma di un intero Paese come la Cina, è lucida, pragmatica e lungimirante, i risultati non possono che essere quelli che BYD sta meritatamente raccogliendo.

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