VOLVO GUIDA IL CAMBIAMENTO VERSO UN MONDO PIÙ INCLUSIVO

Il premio Auto dell’anno lo conosciamo bene: è in auge dal 1964 e racchiude le maggiori testate specializzate nel settore a livello europeo.
Dal 2009 ha preso vita un altro riconoscimento nel mondo dell’automotive e si chiama WWCOTY.
Questo particolare premio è frutto di una giuria composta da giornaliste donne specializzate, provenienti da 55 Paesi diversi. Le colleghe, ogni anno, decretano quale sia l’auto più rappresentativa, ma sotto un punto di vista prettamente femminile.
La notizia è che Volvo ha ricevuto il premio speciale “Sandy Myhre” che prende il nome dalla giornalista di settore neozelandese, nonché fondatrice del WWCOTY.
La motivazione dietro al riconoscimento sta nell’impegno da parte del marchio svedese nell’aumentare costantemente la rappresentanza femminile nella forza lavoro, anche in posizioni di rilievo.
La non-notizia, se possiamo permetterci, è l’impegno da parte di Volvo nella costruzione di una grande azienda di respiro multinazionale con particolare attenzione all’inclusività, alla parità di genere e al generale benessere dei lavoratori e delle lavoratrici.
A fronte di una percentuale di impiego femminile degli altri marchi tra il 20 e il 25% del totale, Volvo ha già raggiunto il 27% del totale, con il 31% nella categoria delle Senior Leader e addirittura la metà nel Management Team. Prossimo obiettivo? La parità salariale nel 2027.
A testimoniare tutto questo le relatrici intervenute al talk tenutosi nella cornice del Volvo Studio di Milano: Lotta Jakobsson, Senior Technical Specialist del Volvo Safety Centre, Katharina Sachs, Senior Exterior Designer e Chiara Angeli, Head of Commercial Operations di Volvo Car Italia.