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CON AUDI SPORTBACK NASCE LA FORMA DELLA SEDUZIONE

Nell’era della tecnologia, così evoluta che non smette di sorprendere, nell’era dell’intelligenza artificiale, della guida più o meno autonoma, l’automobile è ancora in grado di affascinare per le sue forme, di sedurre per la sua eleganza, per il suo lato esteriore? La risposta è sì, senza alcun dubbio. Prendiamo un marchio come Audi, sinonimo di funzionalità, efficienza, progresso tecnologico portato ai massimi termini; ebbene, 2 automobilisti su 3 scelgono il marchio degli anelli per questioni puramente estetiche. E il 60% delle vetture vendute è una versione Sportback.
Cos’è Sportback? Un linguaggio stilistico che unisce sapientemente il fascino della forma alla sostanza. Una scommessa, una vera e propria svolta stilistica che Audi intraprese nell’anno forse più difficile della recente storia automobilistica. Era il 2009 e mentre la totalità dei marchi rimandava la messa sul mercato dei nuovi modelli in attesa dal passaggio della crisi, Audi con caparbietà presentava a Detroit la strategica Sportback Concept, ispirata alle fastback degli anni ’60. L’anno seguente vide la luce la prima vettura di serie, la A7 Sportback. Oggi il successo di questa configurazione ha praticamente inondato l’intera gamma; ben 10 sono i modelli disponibili con carrozzeria Sportback.
Durante i suoi 15 anni di vita, la forma Sportback, o forse è meglio dire il concetto Sportback dei quattro anelli non ha smesso di evolversi. Ad imporsi sono le linee sinuose e i tratti sportivi sottolineati dall’ampia calandra single frame, dai blister quattro, dalla linea di spalla muscolare e dai montanti posteriori fortemente inclinati. Sportback è un concetto fedele al principio “not tech for tech”, ovvero una tecnologia che non deve mai essere fine a se stessa. Un principio che vale anche per la forma e per il design Sportback in particolare. Una riprova concreta ci arriva dal valore di efficienza aerodinamica che nella berlina coupé full electric Audi A6 Sportback e-tron, raggiunge un CX di 0,21; non solo il miglior valore della storia Audi ma addirittura dell’intero Gruppo Volkswagen. In termini concreti il vantaggio si quantifica in 36 chilometri in più di autonomia rispetto alla corrispettiva versione Avant per una percorrenza massima sino a 756 chilometri WLTP. Un valore da primato.
Audi guarda al futuro dell’automobile con soluzioni già pronte e concrete, basate su due grandi piattaforme tecnologiche: la PPE (dedicata ai modelli elettrici) e la PPC (riservata a quelli termici e ibridi). Queste architetture permettono al marchio di introdurre una nuova generazione di sistemi elettronici e digitali. I primi modelli elettrici nati sulla piattaforma PPE sono le Audi Q6 e-tron e A6 e-tron, mentre in ambito termico arrivano le nuove Audi A5, Q5 e la rinnovata A6. Tutti questi modelli, ad eccezione dell’ultima, sono proposti anche nella versione Sportback.

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