NewsPrimo Piano

IL TOCCO PIEMONTESE DELLA VOLVO EX30

Non è la prima volta che nel design delle Volvo c’è anche un po’ di Italia. Basti pensare, per esempio, a quelle coupé come la 262 [due-e-sessantadue] o la 780 [sette-e-ottanta], partorite dal centro stile di Bertone, a Torino.

Una terra, il Piemonte, ancora gravida di quella tradizione e di quella maestria di un tempo, e che ancora oggi sforna numerose figure specializzate nel design automobilistico, anche a livello internazionale.

A Savigliano, nel cuneese, ha sede la AgenForm Cemi, una rinomata scuola dove apprendere tutti i segreti dell’arte del modellismo, in particolare quello dell’argilla legato all’automobile.

Ed è proprio a Savigliano che Katharina Sachs, designer bavarese, ha scelto di formarsi per poi avviare la sua talentuosa carriera che l’ha ora portata a coordinare il disegno della Volvo EX30 [pr. e-ics-trenta], la baby SUV 100% elettrica del marchio svedese.

Tanto il know-how portato a casa dall’esperienza piemontese, che è servita da trampolino per entrare come stagista inizialmente alla Italdesign di Giugiaro, passando poi per Volkswagen e Bmw.

Durante gli anni passati a Savigliano, Katharina Sachs ha affinato quell’arte della progettazione che si lascia traghettare dalla fantasia, ma senza al contempo perdere l’indispensabile legame con la tecnica, in un rapporto strettissimo con gli ingegneri e con le esigenze di cui si fanno portavoce.

Nel caso della EX30, racconta Sachs, lo stile è partito dal mondo della natura, dalla sostenibilità, il tutto unito con la chiara volontà di racchiudere in un modello più compatto tutta la qualità e la riconoscibilità del marchio di appartenenza. Una sfida non facile, che ha già ricevuto riconoscimenti, tra cui il Red Dot Award 2024, il Car Design Award 2024 e il titolo di Car of the Year da parte di The Sun. Ecco come Katharina Sachs racconta il suo tocco piemontese sulla Volvo EX30…

Related Articles

Back to top button
Close