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NUOVA BMW XM SUV SUPERNATURAL

Al primo impatto una nuova vettura può semplicemente piacere o non piacere, emozionare o lasciare indifferenti. A volte invece, molto raramente, si percepisce subito di essere al cospetto di qualcosa che lascerà il segno, un nuovo pezzo di storia, non importa se piaccia o meno. E’ la stessa intuizione che suscita l’imponenza di BMW XM standole vicino per la prima volta, e non è una questione di dimensioni, quelle sono evidenti, c’è qualcosa di più e di diverso ma altrettanto palese. Per festeggiare i suoi primi 50 anni, caduti nel 2022, la divisione Motorsport di BMW ha voluto dimostrare tutta la sua forza d’urto e naturalmente la sua esperienza. Avrebbe potuto cogliere l’occasione per un remake in chiave moderna della M1, quella passata alla storia, che tanti cultori aspettano da tempo. Invece no, si è deciso di sfidare le leggi della fisica e far volare, il senso è quasi letterale, una massa alta da terra e che raggiunge i 2.710 Kg.

“Safe-Drive” per credere al miracolo ha voluto toccare con mano, senza fidarsi delle voci lusinghiere e dei dati ufficiali. L’abbiamo provata in un percorso che da Milano ha condotto nella incantevole Portofino dove il lato opulento e raffinato della XM ha trovato il proprio habitat naturale.

L’aspetto di questa super-SUV a tutto lascia pensare fuorché si tratti di un essere normale. Il doppio rene frontale intimorisce anche gli animi più temerari al pari delle prese d’aria sottostanti. Per non parlare dello sguardo aggressivo dato dai gruppi ottici su due livelli. I più attenti notano anche i chiari richiami stilistici alla citata M1 del 1978. Lo spazio interno, dispersivo per quanto grande, potrebbe suggerire a guardare il divanetto “lounge” posteriore uno di quei viaggi a mo’ di limousine; rilassati, coccolati da ambient light soffuse, avvolti dall’opulenza e dal confort. Una volta acceso il motore, però, la musica cambia, la realtà sovverte l’immaginazione. Il suo 4.4 litri V8 biturbo da 489 CV urla tutto il suo carattere prima ancora di percorrere un metro, e con i giri motore il sound fa salire anche i battiti cardiaci. Ma non è finita perché gli ingegneri hanno pensato di aiutarlo con una unità elettrica da 197 CV. A conti fatti ecco i risultati: 653 CV, 800 Nm, 4,3 secondi sullo 0-100 km/h.

Prima di affrontare il viaggio abbiamo voluto trasformare BMW XM a nostra immagine e somiglianza. Non si tratta di miracolo ma di elettronica; grazie all’M Setup, è possibile infatti regolare ogni singolo parametro della vettura indipendentemente dagli altri. Ed è propria una esasperata sofisticazione elettronica a rendere possibili performance da capo giro con una massa così considerevole e 511 centimetri di lunghezza. Tra gli altri viene in aiuto anche il sistema delle quattro ruote sterzanti che, per quanto difficile da credersi rende XM perfino agile nell’impostare le traiettorie.  Naturalmente non mancano le transizioni tra le modalità di guida Electric, Hybrid e Normal. Sorprendente anche il comportamento del cambio Steptronic “M” otto marce a convertitore di coppia impiegato per la prima volta su un powertrain ibrido Plug-in, che debutta nella divisione BMW Motorsport.

Giunti alla meta, dove l’emozione di una guida adrenalinica ha trovato naturale compimento alla vista del golfo del Tigullio, una riflessione è sorta spontanea; perché per un progetto libero da vincoli il reparto Motorsport di BMW ha deciso di cimentarsi in qualcosa alta da terra, pesante e voluminosa, insomma difficile da gestire con tanta potenza? La logica suggerirebbe questioni di mercato, per contrastare certe Suv supersportive già in forza alla concorrenza. Ma è più bello pensare all’ennesima sfida a cui la sigla M di BMW ci ha abituati per misurare le proprie abilità, e superarle, come sempre. Ogni traguardo oltre l’ostacolo però ha un prezzo: questo costa 181.500 euro.

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