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SUZUKI E LA PASSIONE PER IL FUORISTRADA

La somiglianza, il contrasto, la contiguità. La comprensione relativa al fenomeno dell’associazione di idee ha impegnato i filosofi fin dall’antichità.

Safe-Drive non ha velleità di fornire risposte precise a questo tema, ma si limiterà ad appurare che questo meccanismo funziona bene, eccome, anche nel mondo dell’automobile.

Vuoi per la tradizione, per la storia, per i tratti stilistici, o per semplici ricordi personali ma ogni marchio delle quattro ruote rimanda a una idea che ne certifica anche l’identità.

Oggi vi invitiamo a fare questa prova con Suzuki. Avete pensato a vetture compatte, ben fatte ed economiche? Forse, ma per quanto corretto è più probabile associare la Casa giapponese al mondo del fuoristrada, alla guida in off-road che vuol dire divertimento allo stato puro. Un elemento quest’ultimo che sta particolarmente a cuore oggi a chi gestisce le sorti del marchio Suzuki.

Nella gamma non mancano di certo Suv e Crossover, tutti regolarmente ibridi e quindi rispettosi del percorso che porta alla completa elettrificazione. Ma soprattutto non manca la trazione integrale, quel 4×4 che si conferma come genere dominante nel Dna Suzuki. Vitara, S-Cross e Across sono i nomi ben noti, ma a colpire fantasia e attenzione c’è anche l’intramontabile Jimny, seppure oggi presente solo nell’allestimento Pro con omologazione N1 che poi non è nient’altro che quella corrispondente all’omologazione autocarro.

Le forme squadrate e ultra compatte, appena 3 metri e 48 cm di lunghezza fanno di Jimny ancora oggi una sorta di icona, ed è corretto ricordarlo, anche un ottimo successo commerciale.

Al resto pensano l’altezza da terra di ben 21 cm e alcuni elementi strutturali quali il telaio a longheroni, le molle elicoidali e il riduttore per il fuoristrada che rendono Suzuki Jimny un mezzo quasi inarrestabile anche là dove sarebbero in pochi a osare.

E a proposito di passione per il fuoristrada e divertimento assoluto per la guida non è un caso che l’ultracompatto off-road giapponese sia anche assiduo e riconosciuto protagonista del raduno che da 12 anni a questa parte raccoglie annualmente tutti gli estimatori dei fuoristrada Suzuki.

Ma non è finita qui. La forte attitudine per le competizioni e per il mondo racing è sublimata anche dal Suzuki Challenge, il trofeo monomarca che in questa stagione si appresta a tagliare il traguardo della 24esima edizione. Lo spirito della competizione è ben raccontato dal regolamento che ammette al via qualsiasi Suzuki da off-road, di ogni epoca e tipo di omologazione.

Samurai, Grand Vitara e Jimny sono le grandi protagoniste del Suzuki Challenge che proprio quest’anno ha ottenuto il prestigioso riconoscimento Casco d’Oro, istituito dal settimanale “AutoSprint” quale miglior trofeo monomarca.

Una bella storia di passione in un’epoca in cui, giusto per rimanere in argomento, non sempre questo tema si associa all’automobile.

Il futuro di Suzuki è fortemente proiettato verso l’elettrificazione, lo testimonia il progetto già dichiarato di avere entro il 2030 una gamma composta per il 20% di vetture ibride e per l’80% di modelli totalmente elettrici.

Questa è la strada, ormai tracciata, ma “Safe-Drive” è certa che dalle parti di Hamamatsu non rinunceranno a fare del fuoristrada e del puro piacere di guida i propri vessilli ancora per molto tempo.

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