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ALPINE A110S KIT AERO L’ESSENZA DEL GRAN TURISMO

Il Gran Turismo dell’Alpine A110S non è questione di prestazioni al top e attitudine ai lunghi viaggi. Altrimenti, senza togliere nulla alle auto elettriche, si dovrebbe dire che le berline e le Suv spinte dai Watt, pesanti più di due tonnellate e capaci di passare da zero a cento in tre secondi, sono anch’esse vetture sportive.
La differenza è più complessa, ragiona in termini di colonna sonora e di leggerezza. Se il rombo del motore si può integrare grazie alla tecnologia anche su una macchina elettrica, la leggerezza no. In alcune auto elettriche il pacco batteria pesa quasi quanto una Formula 1, che con acqua olio e pilota non deve superare i 795 chili. Questo per dire che ancora oggi è sempre il rapporto peso/potenza che rende sportiva un’automobile.
E allora chiudete gli occhi e immaginate la striscia di asfalto luccicante che si snoda tra i monti delle Alpi e porta al colle Turinì, mentre l’azzurro del cielo si fonde con il blu del mare di Montecarlo. Dai quattro cilindri della Alpine A110S arriva un emozionante boato quando si preme l’acceleratore per uscire da una curva a gomito, mentre le gomme s’incollano all’asfalto.
E’ in quell’attimo che la leggiadra coupé prende velocità e la felicità prende forma. Emozioni offerte da un’agilissima vettura sportiva, che pesa poco più di 1.100 chili, dispone di un cambio robotizzato velocissimo, scarica a terra attraverso le ruote posteriori più di 300 cavalli erogato da un quattro cilindri milleotto.
Apparentemente sembra una docile puledra pronta a offrire piacere, ma non bisogna prenderla sottogamba: nei tratti più veloci del Turinì, quelli che fanno vincere o perdere il rally, l’Alpine va domata con riflessi rapidi e nervi saldi.
L’abitacolo, a due posti, è decisamente racing. Il telaio e la carrozzeria sono di alluminio, i sedili a guscio Sabelt regolabili solo in profondità, ma basta poco per scoprire che sono comodi anche nei lunghi viaggi, meno invece salire e scendere per chi è entrato negli “anta”. Un’altra sorpresa è lo spazio, da non credere in una coupé lunga 418 cm. Bauli e portaoggetti invece latinano.
Così mentre si pennellano le curve immersi in un ambiente dominato da Alcantara e inserti in fibra di carbonio, con la tecnologia e i display utili ma non invasivi, la mente corre all’Alpine che verrà e avrà il compito di sostituire questa granturismo. Con un certo affanno si mettono in fila i programmi già noti, per ricordare che la prossima vettura del marchio francese che vinceva i rally non sarà una coupé, bensì una Suv crossover di cui si conosce già il nome, Gt X-Over, che nel 2025 inaugurerà la stagione della propulsione elettrica in casa Alpine.
In pratica, non è prevista un’erede con motore a benzina per la sofisticata A110S, elegante inno alla gioia, tanto leggera quanto fatta su misura per driver dal palato raffinato. E una considerazione sorge spontanea: perché non investire su un’Alpine A110S Kit aero, quella guidata da “Safe-Drive”, che ha tutti i requisiti per diventare una instant classic. Il listino parte da 73.050 euro.

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