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Kia EV6 al Lingotto

Un’automobile che da ferma sembri più in movimento di una realmente in viaggio su strada. Ecco la quadratura del cerchio inseguita e agguantata con successo dai designer Ludovica Serafini e Roberto Palomba per immortalare tutta la dirompenza della Kia Ev6 che si può vedere esposta al Mauto, il Museo Nazionale dell’Automobile di Torino.

L’installazione di light design denominata “Moving Inspiration Project” si serve di Led di ultima generazione per celebrare la prima auto del marchio coreano nata da un foglio bianco destinato alla tecnologia elettrica dopo la Soul.

Le linee armoniche, create dal flusso luminoso che avviluppa l’auto, restituiscono tutta quell’energia invisibile del movimento anche nel contesto di una esposizione statica, esaltando i contorni avveniristici della Ev6. Un’auto che sembra nata per salire sui gradini più alti del podio, essendo la prima coreana a essere stata eletta dai giornalisti dell’auto europei “Auto dell’anno 2022”.

Nell’ultima edizione del concorso, infatti, la Kia EV6 è riuscita ad arrampicarsi sul gradino più alto del podio battendo per pochi punti la Renault Mégane E-Tech Electric, quest’ultima a sua volta davanti a un’altra stretta cugina coreana, la Hyundai Ioniq 5, con la quale la Ev6 condivide telaio e molte caratteristiche tecniche.

L’imponente crossover a marchio Kia, lunga 468 cm, è stata capace di farsi strada in maniera così decisa grazie a linee innovative e futuristiche, che rimandano a eleganti shooting brake, le prime sportive inglesi con la coda tagliata di netto, e allo stesso tempo a forme da berlina granturismo di fascia alta.

Non ultimo, poi, è stato il contenuto tecnologico, di tutto rispetto, a metterla in diretta competizione con marchi presenti da più tempo nel campo della propulsione totalmente elettrica. La Ev6 punta con forza sui 526 km di autonomia omologati secondo il ciclo Wlpt, grazie al pacco batterie da 77,4 kW, ricaricabile anche con corrente continua da 800 volt. In questo modo, se si ha la fortuna di imbattersi in una colonnina del genere, si può ricaricare dal 10 all’80% in 18 minuti. Insomma, un concetto di auto tutto suo che entra di diritto nella storica collezione piemontese come la prima auto dell’Estremo Oriente a essere esposta in maniera permanente al Museo Nazionale dell’Automobile di Torino.

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