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DS gioca la carta dell’edizione limitata

Era il 2014 quando Citroën lanciò DS come un proprio spin-off, buttando così PSA nell’arena delle auto di livello premium. Nonostante la gioventù del marchio, tanta acqua è passata sotto i ponti e tanto lavoro è stato fatto per sviluppare e ottimizzare una offerta di prodotto che andasse a coniugare il concetto di lusso alla francese con la cura sartoriale del prodotto, applicandoli entrambi all’automobile.

Un passo ulteriore per la casa francese è ora quello di imbastire l’idea di collezione in maniera analoga a quanto succede nel campo della moda, con dei pacchetti di optional e caratteristiche estetiche a edizione limitata nel tempo.

Questo, in concreto, significa scegliere una vettura dalla grande riconoscibilità unita a un sensibile vantaggio prodotto, portandosi così a casa una vettura con un migliore rapporto qualità-prezzo rispetto al listino di base.

Al momento le edizioni limitate sono disponibili su DS3 con la Toits de Paris, caratterizzata esternamente dal tetto in grigio carat e sulla DS7 con la Ligne Noire, che sostituisce tutte le cromature esterne con dettagli in nero lucido, e infine la raffinata edizione Louvre riconoscibile anche grazie ai badge che riprendono gli stilemi del museo.

 

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