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Bosch: la mobilità del futuro nel segno di Barsanti

A Pietrasanta nel nome di Barsanti e Matteucci, i geni inventori del motore a scoppio, per parlare della mobilità del futuro. L’auto che verrà è sempre più al centro dei dibattiti. Temi come l’auto che guida da sola e il motore elettrico creano grande confusione non solo tra gli esperti e gli addetti ai lavori, ma anche tra gli automobilisti. Come sovente succede quando le discussioni tendono a raggiungere il calor bianco, dopo i “No Tav” e i “No Vax”, sta facendosi conoscere una nuova categoria di contestatori, i “No Watt”.

Per approfondire quanto siano vere o fake le teorie dei “No Watt”, il Comune di Pietrasanta ha organizzato un dibattito come preziosa anteprima alla Ventunesima edizione del “Premio internazionale Barsanti e Matteucci”, che ogni anno, a ottobre, consegna un riconoscimento a chi continua l’opera di ricerca sui propulsori destinati alle quattro ruote, all’aerospazio ma non solo. Personaggi come Stefano Jacoponi, Giorgetto Giugiaro, Maurizio Cheli, Gabriele Allievi, Amedeo Felisa.

Nel chiostro di Sant’Agostino, quindi, si è aperto un dibattito tutto centrato sulle prossime frontiere dell’ingegneria automobilistica, ma anche sulle scelte politiche. Il giornalista automotive Roberto Boni, dati alla mano, ha disegnato un quadro esaustivo delle emissioni di CO2 di un’auto termica e di una elettrica su un ciclo-vita di 200 mila km, dimostrando che quando l’elettricità non arriva da fonti rinnovabili la mobilità non è poi così tanto sostenibile.

Il vicepresidente dell’Unione Italiana Giornalisti Auto, Paolo Artemi, ha ricordato che il mondo va a più velocità e se i paesi ricchi possono investire su auto elettriche e le necessarie infrastrutture, ciò non vale per ampi spazi negli altri continenti. Il professor Francesco Frendo, ordinario di costruzioni automobilistiche dell’Università di Pisa, e Gabriele Aimone Cat, direttore della comunicazione di Bosch Italia, hanno affermato che l’auto del futuro sarà sempre più connessa, smart ed ecologica ma necessiterà sempre di un sistema di propulsione per muoverla.

Infine il messaggio-saluto del sindaco Alberto Stefano Giovannetti è stato inequivocabile nel connettere il passato al futuro sottolineando come “l’omaggio di Pietrasanta a Padre Barsanti debba superare le occasioni di ricordo istituzionale e diventare carburante per alimentare un laboratorio aperto di promozione della cultura scientifica”. Senza dimenticare l’arte. La raffinata cittadina toscana sarà la sede ideale per il debutto di Arte e Motori. Protagonisti ventuno equipaggi a bordo di auto d’epoca che si immergeranno nel paesaggio delle Alpi Apuane per scoprire opere d’arte in marmo e bronzo e la cucina del territorio.

 

 

 

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