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Le vendite sprofondano gli incentivi tentennano

Un 2021 da profondo rosso. Rispetto al 2019 all’appello mancano oltre 4 milioni di immatricolazioni nei 30 paesi dell’Europa Occidentale. In Italia una vendita su quattro ha preso il volo mentre la spesa per la riparazione e la manutenzione dei veicoli si è fermata a 27 miliardi, quasi il 20 per cento in meno sul 2019. Qui non si tratta solo di Iva per miliardi e miliardi di euro non incassati dallo Stato. Cadono anche i presupposti della transizione ecologica: più auto vecchie sulle strade italiane equivalgono a maggiori emissioni nocive e a minore sicurezza.

E allora? Semplice occorrono gli incentivi, il cui esaurimento ha pesato sui numeri degli ultimi mesi del 2021. Indispensabili per le auto elettriche che costano un botto, ma anche per i veicoli che emettono da 62 a 130 grammi di CO2 per km.

L’Italia resta, infatti, l’unico paese rispetto a Francia, Germania, Gran Bretagna e Spagna a non aver ancora previsto per il 2022 sostegni alla domanda di veicoli, neanche a zero o a bassissime emissioni. Nonostante le ottimistiche previsioni di Gilberto Pichetto, viceministro allo Sviluppo economico, che aveva annunciato 1 miliardo di euro nel 2022. Che dire? Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire.

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