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Suzuki Burgman 2022, la moto si traveste da scooter

Suzuki Burgman 400 ha contribuito a creare il segmento degli scooter di grossa cilindrata. Ecco qualche cenno dell’illustre storia prima di soddisfare la curiosità sulla nuovissima declinazione Model Year 2022.

Fu lanciato per la prima volta nel 1998. Grazie a comfort, potenza, grandi vani portaoggetti e uno stile elegante, questo modello si guadagnò presto una solida reputazione come scooter adatto agli spostamenti quotidiani e al turismo, anche in coppia. Modifiche importanti furono introdotte nei modelli 2006 e 2017.  Dopo il successo ottenuto sui mercati di Europa, America del Nord e Asia, Suzuki sviluppò progressivamente la gamma di questa famiglia di scooter e, nel 2002 si aggiunse il Burgman 650 e il Burgman 125 mentre nel 2006, il Burgman 200.
Tra il 1998 e il dicembre 2020 le vendite totali nel mondo hanno raggiunto le 760.000 unità.

Veniamo ora all’attualità: l’ultimo modello si è guadagnato l’appellativo di Atleta elegante, una linea che si potrebbe definire da coupé a due ruote.

Naturalmente per i fruitori della strada l’aspetto estetico conta ma non basta. Come se non fosse sufficiente il successo acquisito, al nuovo Burgman sono state introdotte soluzioni di stampo strettamente motociclistico, fondendo assieme grande agilità e temperamento sportivo.

Nonostante le dimensioni Burgman 400 ha incrementato la propria agilità in ambito cittadino, una maneggevolezza che lo rende di facile utilizzo, anche per chi ha meno dimestichezza con le due ruote e vuole affidarsi a un maxiscooter giusto per facilitare gli spostamenti.

Sono tanti i fattori che contribuiscono al risultato finale; dalla struttura snella, leggera ma allo stesso tempo rigida alle sovrastrutture filanti e compatte.  La sella biposto su due livelli abbina un’imbottitura spessa 78,5 mm con una forma snella per fornire un comfort elevato. Una volta al semaforo la forma rastremata delle pedane consente anche alle stature più piccine un confortevole appoggio a terra.

Ci si mettono anche le sospensioni a rendere la vita comoda su pavé e imperfezioni del manto stradale tipiche della città; alla forcella telescopica da 41 mm, con una corsa di ben 110 mm, fa da contraltare una sospensione posteriore mono ammortizzatore con 100 mm di escursione e con precarico molla regolabile su sette posizioni. Se strade strette e traffico congestionato non sono un problema, la notevole rigidezza del telaio trasmette stabilità e garantisce un eccezionale comportamento anche nei tratti impegnativi extraurbani. Burgman all’occorrenza veste i panni dell’ottimo compagno di viaggio. Non guasta un notevole capacità di carico sotto la sella; 42 litri di volume che permettono di alloggiare due caschi, uno integrale e un demi-jet oppure oggetti vari, anche voluminosi. Nulla vieta di dotarsi di un top case da 47 litri da scegliersi tra i numerosi accessori.

Suzuki Burgman 400 ha un prezzo di listino di 7.999 euro che al lancio diventano 6.990. Sostanzialmente uno sconto di 1.000 che rimane anche in caso di formula a rate, contenute in 99 euro mensili.

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