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Subaru Outback, stile Jap

Un nome, una garanzia. Perché quando pronunci “Subaru” metti in fila una serie di competenze meccaniche ed elettroniche difficilmente riscontrabili in altri modelli. Un segno di indipendenza enorme quando il compagno di viaggio è un colosso dell’automobilismo come Toyota. Alleanza che si traduce in sinergie sì, a patto di non perdere un grammo della propria identità. Ecco perché la nuova Outback, la sesta generazione, è una Subaru al 100% e se ne vanta.

A cominciare dal cuore, naturalmente boxer, cioè a quattro cilindri contrapposti, la medesima configurazione usata dalla Porsche per la sua intramontabile sportiva 911. Unico disponibile un 2.500 a benzina, rivisto radicalmente e alleggerito. I dati diffusi dalla casa parlano di una modifica al 90% dei componenti, con una particolare attenzione al sistema di iniezione del carburante per essere in regola con le nuove norme sulle emissioni di Co2, in modo da evitare le onerose multe e non essere costretti, come stanno ipotizzando altri marchi asiatici, a lasciare il mercato europeo. La nuova potenza è di 169 cv e la coppia pari a 252 Newtonmetro. Riveduto e corretto anche il cambio Lineartronic a variazione continua, ora a otto rapporti, più fluido e guidabile, che promette di tagliare qualcosina nei consumi.

Outback, a metà tra una station wagon e una crossover, rimane ovviamente fedele allo stile Subaru. A un ponte con il passato, coniuga uno sguardo al futuro: la griglia della mascherina si declina a scelta in sei diverse finiture, le protezioni del fascione inferiore sono più ampie e avvolgenti. Il profilo è filante, dinamico, levigato, ben piantato sui cerchi in lega da 18 pollici. In coda c’è un nuovo fascione e sul tetto i mancorrenti sportivi che cambiano in base all’allestimento. I fari anteriori e le luci posteriori sono a Led e sette i colori della carrozzeria.

Rivoluzione nell’abitacolo. Il comfort è garantito da sedili ben conformati, che sostengono correttamente la schiena, rivestiti di tessuti idrorepellenti per le versioni sportive o pelle nappa per le più eleganti. La pratica info-intrattenimento si sbriga su un grande tablet verticale da 11,6 pollici a centro plancia. Usarlo è facile poiché è stato copiato il sistema operativo degli smartphone, che naturalmente si possono connettere.

Una cross-familiare con un’altezza da terra di oltre 21 cm che evoca la sua vocazione a impolverarsi e infangarsi, muoversi su neve e ghiaccio senza timore grazie alla trazione integrale a ripartizione simmetrica della coppia e all’Xmode, che permette di scegliere opzioni diverse per cavarsela su neve e sabbia, fango e ghiaccio.

Inoltre ora la frenata di emergenza è monitorata dalla versione aggiornata del sistema di telecamere EyeSight e gli aiuti alla guida spaziano dal mantenimento attivo della corsia al controllo dell’attenzione di chi guida, da un acceleratore da crociera che frena e accelera in base al veicolo che precede e regola la velocità riconoscendo i segnali stradali alla preziosa sterzata di emergenza che in caso di rischio tamponamento, interviene sterzando lateralmente qualora rilevi spazio sufficiente e non sopraggiungano altri veicoli.

Insomma, un’auto in perfetto stile jap, con una grande personalità, tanta tecnologia, più di un pizzico di esclusività. Un’auto tutto fare, in grado di andare dappertutto, spaziosa e sicura. Le dimensioni sono aumentate di poco rispetto alla quinta generazione: lunghezza 487 cm, larghezza 187, altezza 167, passo 274. La capacità del baule varia da circa 560 a 1.850 litri. Prime consegne dalla metà di marzo e prezzi a partire da 42.750 euro.

 

 

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