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IL MOTORE A SCOPPIO È VIVO BOSCH E IVECO LO SPINGONO NEL FUTURO

C’è chi lo dava per finito. E invece il motore a combustione è più vivo che mai. A ricordarlo, con autorevolezza, è il Premio Internazionale Barsanti-Matteucci 2025, assegnato quest’anno a Iveco e promosso da Bosch Italia, storica alleata del progresso tecnologico dei propulsori termici.
Un riconoscimento che va oltre il trofeo: è una dichiarazione d’intenti. Nella patria degli inventori del motore a scoppio, il premio — giunto alla XXIV edizione e organizzato dal Comune di Pietrasanta insieme a Bosch e al Rotary Club Viareggio Versilia — celebra chi sta riscrivendo il destino del termico in chiave sostenibile. Iveco è stata premiata per “l’eccellenza tecnologica e la visione sostenibile”, proprio nell’anno del suo cinquantesimo anniversario.

Bosch, la scienza del termico pulito
In un mondo che corre verso l’elettrico, Bosch non ha mai smesso di perfezionare il motore a combustione. I suoi nuovi sistemi Euro 7 dimostrano che l’innovazione può ridurre drasticamente emissioni e consumi, portando il termico su un nuovo livello di efficienza. Non è nostalgia: è ingegneria pura.

Durante la cerimonia, la tavola rotonda — con interventi di Paolo Artemi (UIGA) e Andrea Silvuni (ANSA) — ha ricordato una verità spesso taciuta: il futuro della mobilità sarà sì elettrico, ma non solo elettrico. Il motore a scoppio evolve, cambia pelle, diventa parte di un ecosistema multi-energetico. Oggi alimenta i sistemi range extended delle auto elettriche e dialoga con carburanti alternativi come biometano, HVO e GPL.

Il Tour d’Europe: la rivoluzione secondo Iveco
La prova su strada più convincente arriva da Iveco. Con il Tour d’Europe, l’azienda ha schierato cinque camion e undici vetture alimentate da biocarburanti di nuova generazione. Migliaia di chilometri, 289 rifornimenti certificati, un risultato netto: –77% di CO₂ rispetto ai carburanti fossili tradizionali.
È la dimostrazione concreta che i biocarburanti avanzati, derivati da scarti agricoli e rifiuti organici, possono cambiare il destino del trasporto pesante e leggero, qui e ora. Nessuna infrastruttura nuova, nessuna attesa tecnologica: solo intelligenza applicata e pragmatismo industriale.

Iveco: cinquant’anni di innovazione reale
Cinquant’anni di storia, cinque marchi fondatori, un’unica direzione: innovare. Dal primo motore turbo negli anni Ottanta al Daily elettrico del 2006, Iveco ha sempre anticipato il cambiamento. Oggi propone una gamma multi-energetica completa — biometano, HVO, elettrico, idrogeno a combustione e fuel cell — che interpreta la sostenibilità come un processo evolutivo, non come un dogma.

“Questo premio celebra mezzo secolo di evoluzione e conferma il nostro impegno nel guidare la transizione energetica con soluzioni concrete, non ideologiche”, ha dichiarato Marco Liccardo, Chief Technology & Digital Officer di Iveco Group.

Il futuro ha più di un motore
Il messaggio è chiaro: il motore a scoppio non è un reperto del passato, ma un pilastro della mobilità del futuro. Bosch lo affina, Iveco lo trasforma. Insieme dimostrano che la transizione ecologica non passa per la negazione di una tecnologia, ma per la sua reinvenzione.
È il trionfo del realismo tecnico: una visione dove l’elettrico, l’idrogeno e i biocarburanti convivono, ognuno nel proprio ruolo. Perché il progresso, quello vero, non cancella — evolve.

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